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Blog di Ottavio Giorgio Ugolotti Autore

Blog di Ottavio Giorgio Ugolotti Autore

Genova, il dialetto, libri, racconti, poesie, il teatro popolare e dialettale, scultura, auto-produzione.Tutti i testi in dialetto saranno presto liberi di essere utilizzati e accessibili come da desiderio di papà Ugolotti che ha lasciato questa preziosa eredità da condividere e vivere. (questo blog è gestito da Simona Ugolotti)


Tanto pe no scordäse

Tanto pe no scordäse

da Il Lavoro del 18-01-1973

Ottavio Giorgio Ugolotti ha presentato ieri sera la sua ultima commedia Tanto pe no scordäse, in prima assoluta. Il soggetto è nuovo, anzi insolito per il teatro dialettale...

...È il dramma degli Italiani dal 25 luglio 1943 al 25 aprile del '45, ma qui l'odissea della maturazione politica non è vista sotto il profilo dei personaggi ufficiali: è la tragedia vissuta e sofferta dai poveri, da quelli che non vogliono le guerre, ma che devono subirle perdendo i figli e patendo la fame...

Ci si può anche commuovere in qualche momento, chi ha vissuto le esperienze di quel tempo non potrà farne a meno, ma le occasioni di qualche risata si possono trovare anche in mezzo alla tragedia: è maestra in questo la vita. E Ugolotti sa ben copiare la vita con quel suo talento genuino, prorom-pente dal cuore che lo ha trasfor-mato da metalmeccanico in autore-attore spontaneo e comunicativo, in scenografo, capocomico o in elettricista a seconda dei casi...

Clara Rubbi 

tanto pe no scordase 76

* * *

da Il Secolo XIX del 27 aprile 1973

...Muovendo da un nonno anarchi-co, un genero in camicia nera e due nipoti fascisti, e attraverso i dialoghi, le piccole vicende e gli scontri che avvengono in questa famiglia, l'Ugolotti racconta –in vari quadri– brandelli di storia di trent'anni fa. E –forse meglio che nelle rievocazioni ufficiali– riesce a far rivivere i problemi, i dubbi, le paure, gli egoismi e gli eroismi, grandi e piccoli che, tutto sommato, hanno caratterizzato tante altre famiglie in quegli anni bui e meravigliosi. Come al solito, l'Ugolotti, che è anche regista e interprete, ha voluto arricchire il suo lavoro con spunti comici e situazioni spinte al limite in modo tale da portare, quasi naturalmente, il senso del grande nella piccola situazione. Il dialetto, in questo caso, non è –come spesso accade nelle scene dialettali– casuale: ma riesce a rendere più credibile la tragedia di questa famiglia eterogenea, e a dare un senso di verità al ripensamento, alle scelte finali: la scoperta del fallimento di ideali fasulli, alla ricerca di un domani in cui credere e che –sui monti– verrà costruito con le proprie mani...

Mario Bottaro

 

Da Il Corriere Mercantile

del 12 maggio 1974

...Ottavio Giorgio Ugolotti, regista, autore, animatore, nonché bravissi-mo attore della Compagnia Popolare Genovese, fondata e diretta da egli stesso, si cimenta su di un terreno che, a distanza di tanti anni, ancora scotta: si parla infatti di quel periodo che, partendo dall'estate del '43 fino al 25 aprile del '45, determina cambiamenti laceranti nella struttura dello Stato.

...La Storia, questa volta, non la raccontano i potenti ma la gente comune, la povera gente a cui il fascismo ha elargito con abbondanza promesse mai mantenute, seminando tessere annonarie e fame antica.

...Tanto pe no scordäse è una commedia effervescente e pulsante, sospesa tra il tragico e il comico, in una dimensione che non fa riferimento alla demagogia, ma al contrario, alla possibilità di identificazione dello spettatore con uno dei protagonisti secondo la propria indole...

P.P.

 

.....essa si articola su un duplice binario: la vicenda di quotidiani sacrifici e la frustrazione della famiglia è inserita nell'atmosfera del periodo ed è scandita dal ritmo della storia reso con una attenta scelta documentaria basata su canzoni d,discorsi e proclami del tempo....

Adriano Patti

                                                                                                                                                                             Ugolotti presta molta attenzione e cura nella scena, una coreografia vivace e fedele nel riproporre una

"cucina al tempo della guerra" 

 

 tanto pe no scordase1976

 

 

 

 le  foto di scena e di altri articoli tanto-pe-no-scordase tanto-pe-no-scordase

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