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Blog di Ottavio Giorgio Ugolotti Autore

Blog di Ottavio Giorgio Ugolotti Autore

Genova, il dialetto, libri, racconti, poesie, il teatro popolare e dialettale, scultura, auto-produzione.Tutti i testi in dialetto saranno presto liberi di essere utilizzati e accessibili come da desiderio di papà Ugolotti che ha lasciato questa preziosa eredità da condividere e vivere. (questo blog è gestito da Simona Ugolotti)


SCULTURE IN FERRO 2013 e curriculum

Pubblicato da ugolotti ottavio giorgio su 2 Aprile 2020, 05:40am

Tags: #SCULTURE IN FERRO

Scusate se in questa mostra torno al mio tema più congeniale: il racconto delle fatiche umane per sopravvivere, cioè l'esposizione dell'uomo quando affronta la quotidiana lotta del sostentamento personale e della propria famiglia.

Sono i miei “eroi”; sono tutti coloro che rischiano ogni giorno la vita pur di “andare avanti”... ma andare avanti dove? E con chi? Ma come? “Eroi” a cui ben pochi, se ci sono, o sono stati, dedicano, o hanno dedicato, monumenti o epigrafi immortalanti. Sono stati e sono soltanto nominati, in poche righe di cronaca locale, una sola volta nella vita, quando alla vita stessa sono stati fisicamente costretti a darle addio. Obbligati ad abbandonarla dalle “tragiche fatalità” come spesso ci viene raccontato? O dal poco valore che si attribuisce alle loro persone? O dalla non lungimiranza di chi non “investe” per salvaguardare il patrimonio della loro capacità manuale un patrimonio oggi in via di estinzione? O dal costante “bisogno” che fa, ai bisognosi, accettare ogni attività rischiosa? "Eroi" non "divi": non cantano o suonano un qualche strumento; "eroi non divi", la cui immagine non è degna di alcun rotocalco. “Eroi non divi” che debbono tentare di barattare la vita con il quotidiano tozzo di pane. “Eroi non divi” che, alla media di tre al giorno quindi oltre mille all'anno non tornano più a casa abbandonando, nullatenenti, orfani e vedove...

Per i miei primi vent'anni di vita lavorativa ho “rischiato” insieme a loro e mi ritengo fortunato di essermela cavata con soltanto qualche articolazione andata in malora e alcune fratture rabberciate alla meglio. Per altri vent'anni, sempre di vita lavorativa, ho scritto di “loro”, ma che sentivo ancora di “noi”... ed oggi, che nel quarto periodo sono entrato, mi perdoneranno o mi per-donerete perché sempre uno di voi sono restato se non ho i mezzi per fare ad ognuno degli scomparsi, quel monu-mento personale che meriterebbero o meritereste, ma soltanto queste piccole cose che, magari posate su qualche scrivania padronale, possano far meditare che la vita umana è un bene inestimabile per tutti: ricchi e poveri, eruditi e ignoranti ed anche per quei poveracci che ancor oggi sono costretti a rischiar la vita, lavorando nelle ben famigerate "imprese d'appalto".     

PUOI GUARDARE LE FOTO DELLE FERROCOMPOSIZIONI DA QUESTO link

 

        scultura in ferro, ferrocomposizioni               scultura in ferro, ferrocomposizioni

Curriculum sommario di Ottavio Giorgio Ugolotti, ferrocompositore.

 Ha esposto, oltre che in diverse gallerie liguri (negli anni ‘60/70), tra cui il Kursal di Varazze, alla CR di Savona, alla Boccadasse di Genova, la Keramos di Genova (due volte Primo Premio), e a Roma nella XX Mostra Nazionale d’Arte, palazzo Venezia nel 1968 (Primo Premio), a Garbagnate Milanese(1971), a Conegliano Veneto, nel 1990, alla Galleria L’Iride di Cava de’ Tirreni (Sa) nel 1991 (Primo Premio).


Dopo un periodo di attività sporadica nel campo della ferrocomposizione, preso da diversi altri impegni culturali quali teatro e attività letterarie (ha scritto, diretto e interpretato 12 commedie, pubblicato una trentina di opere tra saggistica, narrativa e poesia, in lingua e in dialetto), è tornato con una personale alla Colonia Arnaldi di Uscio (GE, nel 2006). Attualmente lo abbiamo trovato tra le collettive genovesi allestite dal Gruppo Artistico La Tela diretto dal pittore Aldo Celle. Sue opere sono presenti in collezioni private in USA, Spagna, Russia, Germania, nella Galleria d’Arte Moderna del Comune di Genova, nei giardini dell’Ospedale di San Martino a Genova, e sempre a Genova all’interno di Palazzo Tursi. Presente in altre collezioni private come quella di Alessandro Zamponi di Genova e Federico Maggi di Milano, nonché nella Chiesa di Geminiano, piccolo centro sulle alture della Valpolcevera, dove si è costruito una casa e in essa tutt’oggi vive e lavora alle proprie opere.

 

 Su Il Secolo XIX del 1° dicembre del 1990, Mauro Bocci, in occasione di una mostra dell’Ugolotti alla Galleria Colombo di Genova, scrisse: “Intelligenza poliforme e curiosa, disponibile a gettarsi in imprese culturali intense (e spesso autogestite, quali un’attività editoriale sul filo dell’under ground e un’appassionata presenza di teatrante), l’Ugolotti frequenta anche, con intervento tagliato in una misura di essenzialità volutamente “povera” la scultura...Per ragioni di allestimento –ma in buona misura per scelta “di poetica”– i lavori proposti sono di piccole dimensioni, e tutti in ferro, uno dei materiali prediletti dall’Ugolotti che è attirato da potenzialità plastiche anche più “ruvide”, come quella del cemento armato. Il richiamo persistente ad una figurazione fortemente stilizzata –nella quale si ripercorrono emozioni primitivo-espressionistiche della scultura d’inizio secolo– è una delle costanti di questo arguto percorso, Ma è soprattutto la tensione cinetica, il senso del movimento e di equilibri che stanno in bilico, a dare all’Ugolotti una cifra unica, uno spontaneo vigore.                                                     

SCULTURE IN FERRO 2013 e curriculum
SCULTURE IN FERRO 2013 e curriculum
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